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Dietro la porta
Null'altro che il sogno
mi nutre questo tempo di saccheggi:
paradisi remoti e nuova manna
e paesi con fiumi a latte e a miele
dove sarò per sempre altro da sé,
dove non hanno senso
questi miei giorni di seconda mano
che non diranno mai
se fu ferita o incanto il mio passare
su questo mondo di confuse trame
inginocchiato a un rantolo di tempo.
Ma dal confine estremo della porta,
tramandati in cristalli di memorie,
sento battiti d'ala
e mistero di passi di velluto...
E in turbini di fuoco ecco Colui
che ha spezzato la notte dei pianeti
col suo quieto furore
lanciato nel mondo come pegno di sole
per vincere il silenzio,
per riempire le attese di millenni
quando i secoli non erano tempo
ma gusci vuoti di conchiglie e...
vento...
In atomi di luce si scompone
l'alba che stramazza
ed io, curvo di sogni,
apro mani corrette per accogliere
un progetto di stimmate nel cuore...
_Adolfo Silveto
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