martedì 23 gennaio 2018

Art by Giovanni Colacicchi

















Non perderti, non allontanarti dal pensiero,
non uscire dal desiderio
tanto da non potervi ritornare
e non provarne
mutuamente tu ed io alcuna pena.
Fa’ che questo non si avveri.
Non lasciarmi immaginare
un tempo
in cui sia fatta aliena,
musa in ansia, fuggitiva
trattenuta appena.
Resta
nella adiacenza dell’umano
se non proprio del suo male
almeno del suo dolore,
ti prego,
forse non dovrei, ti porta
il tuo respiro
dov’è necessario,
lo voglia o non lo voglia, per te andare.
Va’, però non ti eclissare
nel nulla immemoriale,
sia nell’essere certo e incancellabile
che nell’essere tu eri, tu nell’essere sei stata.

Mario Luzi


sabato 20 gennaio 2018

Art by Nik Helbig











Il mio cuore, come una serpe,
si è sfilato la pelle di dosso
e la guardo qui tra le mie dita
piena di ferite e miele.

I pensieri che si annidavano
tra le tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesù Cristo e Satana?

Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena sofferente
di ciò che amai e ora non amo.

Vedo in te feti di scienze,
mummie di versi e scheletri,
di mie antiche innocenze
e romantici segreti.

Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli addormentati del mio male?

O ti deporrò sopra i pini
– libro dolente del mio amore –
perché tu sappia quali trilli
manda all’aurora l’usignolo?

Federico García Lorca

sabato 6 gennaio 2018

Art by Fritz Kärfve (1880 – 1967, Swedish)








Ti guardo dentro gli occhi e non ne trovo
il fondo e vo a tuffarmici in un giuoco
di farfalla che impazzita ritorna
a bruciarsi al tuo fuoco.

Forma riemersa dalla notte, forma
d’un respiro leggero inconsistente-
mente mosso al tuo transito frequente
che in me non lascia spirito che dorma

salvami, la dolcezza mi riprende
questo vedere solo in te la fine
d’ogni mio desiderio, ecco ti perdo
nella notte di prima.

Tu negata mi sei, quand’anche in riso
volte per amor tuo l’ore, un inganno
i pensieri, alla mia povera vita
contraddicano gli anni.

E in questo buio io non potrei volere
che tu fossi diversa, come il vento
trova sempre le stesse alte spalliere
di verde e le ribacia eternamente.

Alessandro Parronchi
Art by Eve Mansdorf (1955, American)












Sii prudente. La tua vita apri
solo a venti che portano carezza
di lontananza. Sopporta la mancanza, la voce
alza soltanto in notti di solitudine. Sappi
il giorno, il tempo giusto, l’attimo, e non
incalzare. Volgiti a ciò che tace. L’ombra che giace
sotto il guscio di carne sappi benedire, non
nasconderti dentro le parole. Siedi con sapienza
di verme, raziocinio di lombrico. Non aspettare.

Natan Zach