venerdì 17 aprile 2015

Art by Federico Zandomeneghi











































Voi accettate le responsabilità di tutto tranne che dei vostri sogni. 
Quale pietosa debolezza, quale mancanza di coerente coraggio. 
Niente vi appartiene più dei vostri sogni.

Frederick Nietzsche
Art by Emilio Fiaschi














Perché l'amore non ha nulla a che fare con il desiderio sessuale? Il desiderio sessuale può staccarsi dall'amore. In quanto avidità il desiderio sessuale è un disturbo psichico. Chi brama con cupidigia non può più riconoscere con chiarezza quello che veramente accade. Quando bramo un altro essere umano, il suo corpo, il suo spirito, il suo sesso, tutta la sua persona o parti di essa, allora l'amore è svanito.
Se amo un fiore, lo osservo e gioisco della sua esistenza e della sua vitalità. Quando lo bramo invece lo strappo dalla terra o lo recido e lo metto in un vaso sulla mia scrivania. Il fiore morirà, io ho appagato la mia avidità consumandolo in poco tempo. Ho ucciso il fiore per cupidigia mentre esso sarebbe vissuto ancora in mezzo alla natura. È amore questo? Con la mia bramosia l'ho distrutto per godere di un breve piacere. È affettività positiva e tenera questa? Posso veramente asserire che amo il fiore se poi lo taglio e lo metto sulla mia scrivania? Doveva forse soddisfare solo uno scopo puramente decorativo? Se l'avessi amato veramente l'avrei ammirato e amato là dove si trovava e sarei inorridito se un altro mi avesse consigliato di reciderlo e di metterlo in un vaso.
Quest'esempio "zoppica" come ogni esempio a cui si cerca di conferire un valore assoluto. E tuttavia possiamo ricavarne qualcosa. Il vero amore per un essere umano non brama possesso del suo spirito e di tutta la sua personalità. L'amore non strappa una persona dalle sue radici, la lascia libera. L'amore lascia al partner la sua indipendenza.
Anche l'aspirazione all'appagamento sessuale dovrebbe derivare da un amore reciproco e primo di costrizioni. L'amore si trasforma in un problema quando il desiderio sessuale si risveglia e non si vuole aspettare, ma consumare tutto il più velocemente possibile: il sesso, lo spirito, la personalità. Questa è la malattia che conduce alla distruzione dell'amore e non alla sua crescita.
L'amore è un contemplare e un riconoscere privi di cupidigia, esso appaga sé stesso, si sviluppa senza avidità e il suo soddisfacimento avviene anche senza desideri sessuali. Ad un materialista frustrato e avido, che sino a questo momento ha vissuto il suo rapporto col mondo solo in altro modo, risulterà purtroppo estremamente difficile cogliere questo pensiero in tutta la sua importanza.

Peter Lauster: "L'Amore è il senso della vita"