giovedì 19 luglio 2018

Art by Joyce Polance


























Sento il tuo disordine
e lo comparo al mio. C’è
somiglianza. C’è lo stesso slabbro
di ferite identiche. C’è tutta la voglia
di un passo largo in una terra
sgombra che non troviamo.
Sento il tuo respiro schiacciato
lo sento somigliante
ti sento piano morire
come me che non controllo
l’accensione del sangue.
Anch’io cerco una libertà che mi
sbandieri, una falcata
perfetta, uno stacco d’uccello
dal suo ramo, quando si butta
improvviso e poi plana.

Mariangela Gualtieri

lunedì 16 luglio 2018

Art by Ron Monsma















Tu specchio e spazio e tu scoglio e marina
tu porto e tu mammella ed aria rara
e guado e viaggio e tu fortuna e zara
grammatica ed azzardo e disciplina

tu faro e strada e stella di mattina
tu intendimento e voglia e pelle e chiara
luce tu azzurro e voce che mi impara
e soglia che m’accoglie e che m’affina

tu intera o franta in mani in ventre in bocca
e fronte e foglia e viva tu sapore
e segno dove giunge ciò che scocca

tu verbo e tu vangelo muschio e umore
tu vita e fonte e tu salvezza e rocca
eternità tu altissimo signore

Gabriele Frasca




mercoledì 11 luglio 2018

Botond Kuti, Hungarian (1984 - )
















Non innamorarti di uno come me, mai.
Ti porterei nei musei, alle mostre d'arte, a concerti di musica classica;
a camminare sulla battigia, a contemplare il tramonto, aspettando l'alba.
Ti bacerei in luoghi stupendi, dai più strani ai più scontati.
E se mai un giorno la nostra storia dovesse finire, 
capirai perché le tempeste portano il nome delle persone.